Le tavole iniziano a tingersi di rosso e le portate iniziano ad avere il gusto di piatti tradizionali. Ogni regione ha le proprie ricette e le proprie tradizioni.
Uno dei miei sogni è sempre stato quello di potermi sedere a tavola con tanti commensali quante sono le regioni. Per scoprire piatti, gusti, odori e sapori …. Abbiamo una cultura alimentare magnifica e soprattutto ricchissima di piatti.
Oggi vi faccio conoscere “u fcjlatjdd” ovvero il Tarallo dell’Immacolata. Un tipico pane, con il quale a Matera si dava e si dà inizio ai festeggiamenti natalizi.
I materani, me compresa, sono molto tradizionalisti e come tanti e tanti anni fa, a partire dal 7 dicembre si porta a tavola “u fcjlatjdd”. Un pane profumato per la presenza del finocchio e molto rustico .
Ricetta ” Il Tarallo dell’Immacolata “u fcjlatjdd”
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Ingredienti :
- 450 gr di farina 0
- 50 gr di semola rimacinata di grano duro
- 50 gr di olio extravergine d’oliva
- 250 gr di acqua
- 10 gr di sale
- 8 gr di semi di finocchio
- 1/2 lievito di birra
Sciogliete il lievito in un pò d’acqua tiepida
Setacciate la farina
In una ciotola capiente aggiungete alla farina, l’ acqua, il lievito, l’olio extravergine d’oliva ed iniziate ad impastare. Aggiungete solo alla fine il sale ed i semi di finocchio ed amalgamate il necessario per avere un’ impasto liscio ed omogeneo.
Una volta che l’impasto è pronto, con un mattarello stendete la pasta in una sfoglia ( come si fa per la pasta all’uovo ), non sottile, arrotolatela e dategli la forma del tarallo.
Adagiatelo su una teglia rivestita con carta da forno, Inumidite la superficie con un po’ d’acqua, incidete la forma con tre o quattro taglietti, e mettetelo a lievitare in un posto al caldo fino a che non è raddoppiato di volume.
Una volta raddoppiato cuocetelo in forno a 200° fino a cottura desiderata (deve diventare dorato ).
Lasciatelo intiepidire, portatelo a tavola e….
“Buon Tarallo dell’Immacolata” a tutti !
P.s.= Il tarallo dell’Immacolata si inizia a preparare il 7 dicembre ma si mangia per tutto il periodo natalizio.
Io l’adoro !!!!!
Un grazie particolare alla Signora Maria per la ricetta
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Renata
10 Dicembre 2012 at 10:12Ma dai già il nome sa di festa
e poi l’impasto e la forma sono troppo belli
Buon tarallo dell’Immacolata anche a te
e complimentiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Nadina
10 Dicembre 2012 at 22:02….. vero 🙂 Quando arriva “u fcjlatjdd”, arriva il Natale 🙂 …
Le Ricette di Tina
10 Dicembre 2012 at 10:50Ma che bel pane!!Ha un aspetto deliziosissimo!Ciao cara buona settimana un bacio
Nadina
10 Dicembre 2012 at 22:04…oh grazie !Si che è una buona settimana per me! 😉
vickyart
10 Dicembre 2012 at 10:57il nome dialettale impronunciabile ma di una semplicità unica! buonissimo! da fare, con i semini di finocchietto piacerà molto anche a casa mia! ciao cara!
Nadina
10 Dicembre 2012 at 22:05Davvero impronunciabile 🙂 Il nostro dialetto è molto difficile ! 🙂
Yrma
10 Dicembre 2012 at 11:02Non sarei riucita a apronunciarli ma..mangiarli siiiii eccome!!!!! ^_^ BRAVISSIMA!!!!!!
Nadina
10 Dicembre 2012 at 22:06ahahahahah….. 🙂
Cucina che ti passa - Rumi-
10 Dicembre 2012 at 11:25Però sembra delizioso! una splendida ricetta complimenti!!!!
bacioni
Nadina
10 Dicembre 2012 at 22:09…. 🙂
artù
10 Dicembre 2012 at 11:31Davvero una bellissima tradizione, questo tarallo è una rivelazione stupenda! anche se siamo così lontane ti copio l’idea e la porterò in tavola nelle nostre festività!!!
Nadina
10 Dicembre 2012 at 22:11…. peccato che volge al termine 🙁
Ilaria
10 Dicembre 2012 at 14:02Già la parola tarallo mi faceva venire l’acquolina in bocca… adesso che lo vedo mi viene proprio fame!
Nadina
10 Dicembre 2012 at 22:12🙂 vi inviterei tutti alla mia tavola 🙂
Semplicemente buono
10 Dicembre 2012 at 15:02Ciao, bellissimo il tuo pane. Potrebbe essere anche un bel centrotavola che poi si può gustare con tutti gli ospiti!!
A presto.
buona settimana.
Nadina
10 Dicembre 2012 at 22:13Quello che ho fatto io …. 🙂
2 Amiche in Cucina
10 Dicembre 2012 at 16:19un ottimo modo di dare il via alle feste, un bacio
Nadina
10 Dicembre 2012 at 22:14Vero ….:)
In cucina da Eva
10 Dicembre 2012 at 17:04ma che buoni i taralli! ma sai che io non li ho mai fatti? magari provo il tuo!
Nadina
10 Dicembre 2012 at 22:15Più che un tarallo questo è un pane, però! 😉
Babi
10 Dicembre 2012 at 18:31Bellissima questa tradizione, grazie per avercela proposta! Il tarallo mi piace tantissimo, sostituisco i semi di finocchio che non amo e diventa un piatto perfetto anche per le nostre feste. Buonissimo! Un bacio e buona settimana, Babi
Nadina
10 Dicembre 2012 at 22:16Babi … ci tenevo tanto. Prima di …… 🙁
stefania
10 Dicembre 2012 at 19:55il nome mi aveva particolarmente incuriosito, questo pane è davvero una squisitezza. un bacione
Nadina
10 Dicembre 2012 at 22:19… sapevo che il nome avrebbe attirato molto l’attenzione 😉
donaflor
10 Dicembre 2012 at 21:50questo tarallo è buono… bello e… sa tanto di festa e di condivisione in famiglia!!!
inutile, le ricette della tradizione, non mi stanco mai di dirlo, sono sempre le più buone!
bravissima e un bacione
Nadina
10 Dicembre 2012 at 22:20Famiglia, Festa, unione, gusto, desideri …. TRADIZIONE 🙂
elena
10 Dicembre 2012 at 23:06ma che bello il tuo tarallo gigante…davvero originale!
Cinzia
10 Dicembre 2012 at 23:32Strepitoso questo tarallo!! Che bella idea per le feste:-) complimenti:-) bravissima!! Un abbraccio carissima
loredana
11 Dicembre 2012 at 7:06Bellissimo, mi piacciono i pani speciali, anche se questo dà l’idea di essere una specie di biscotto gigante….ci proverò anche io durante le feste, dà l’idea di essere perfetto da mangiare in compagnia!! 😉
carla emilia
12 Dicembre 2012 at 15:13Ciao Nanà, grazie di questa bella ricetta per festeggiare! e allora auguri auguri auguri, bacioni e a presto